Collettivo Teatrale “ChivivefarumorE”
teatro e museo

Una iniziativa di condivisione che ha come valore di base : la Cultura

Si parte dalla fusione tra il Museo dei Vescovi (Mu.Ve) e il Collettivo Teatrale “ChivivefarumorE”
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Si è da poco conclusa, temporaneamente, la bellissima esperienza di condivisione tra il Museo dei Vescovi (Mu.Ve) e il Collettivo Teatrale “ChivivefarumorE”, con una tre giorni di debutto di un’opera, che ha ispirato il capolavoro ultimo di Massimo Troisi: il Postino.

Il suggestivo portone di Palazzo Fracchiolla Minerva, sede del Mu.Ve, grazie alle abili mani del maestro artigiano Sabino Minerva si è trasformato in un piccolo ma elegante teatro, impreziosito dalle pitture e dalle sculture già esistenti. Fascino da Belle Èpoque e trasfigurazione anni’20 hanno fatto da sfondo ad una piece carica di sentimento, per l’appunto il “Postino di Neruda”, tratto dal romanzo del cileno Antonio Skarmeta. Sin da quando si sono spente le luci per la prima, lo scorso venerdì 19 maggio, il ricordo è balzato a Troisi e al suo estremo sacrificio per aver voluto, in piena malattia, sacrificare la sua salute per la sua opera filmografica, regalandoci una interpretazione intensa, dai tempi incalcolabili, magica e sofferta. Partendo dal presupposto che ogni attore lo è a modo suo e che non esiste alcun modo di emulare o trasfigurare l’uno con l’altro, l’impegno del Collettivo è stato di estrema professionalità, dopo ben 7 mesi di dura preparazione, con la regia di Nunzio Sorrenti, nella veste anche di Pablo Neruda, oltre che di Regista e di Direttore Artistico del Collettivo.

L’idea di fondere stabilmente il Museo col Teatro, portando alle origini il valore stesso di promuovere e di tutelare la Memoria, la Storia e la Cultura attraverso l’Arte è stata fortemente apprezzata dal Direttore del Museo Don Felice Bacco, fiero sostenitore del verbo agostiniano che “La Bellezza salverà il Mondo”. Il Collettivo ha visto nella recitazione Ezio Ranaldi (Don Cosme-capo della stazione postale di Isla Negra e telegrafista), Lisa Lafaenza (Suocera del Postino e madre della giovane Beatrice Gonzalez), Rossella Di Gioia (Beatrice Gonzales, musa ispiratrice di Metafore), Antonio Pastor (il postino Mario Imenes) e Nunzio Sorrenti (Pablo Neruda).

Il Presidente del Collettivo, Donato Destino ha svolto anche il ruolo di tecnico audio e luci. Un teatro indipendente, quindi, dove pensare alla sperimentazione oltre che alla messa in scena di opere classiche, magari di Pirandelliana o Scarpettiana memoria, che si aprirà ai giovani e a tutti coloro che lo desiderino, attraverso una vera scuola o corso di recitazione dal prossimo mese di settembre, che vedrà anche il coinvolgimento degli altri membri del Collettivo non impegnati nella interpretazione del Postino: Sabrina Tatò, Palma Todisco e Cosimo Paulucci. Questi ultimi, sono intervenuti tutti nella logistica dei tre giorni di spettacolo. Un Museo quindi che tende a divenire molto altro: luogo di teatro, recitazione, incontro, insomma Arte e socializzazione.

A promuovere questa veste, già indossata ben 10 anni fa, ma che sarà portata a livelli sempre più inclusivi e di apertura, oltre al Direttore anche i Curatori Sandro Sardella e Michela Cianti, della OmniArte.it, che stanno operando profonde e sostanziali trasformazioni, anche in previsione del completamento dei lavori di restauro e di rifunzionalizzazione degli spazi sottostanti il palazzo, dove saranno sviluppati laboratori didattici, e molto di più, di cui si parlerà a tempo debito.

Durante gli spettacoli, Sandro Sardella e Michela Cianti hanno ricoperto il ruolo di logistica, risolvendo gli inevitabili problemi tecnici e non solo che si verificano in ogni luogo.

Probabilmente, nel mese di giugno, sarà svolto uno spettacolo tratto da un’opera pirandelliana e poi, da settembre, la vera stagione, che vedrà anche la collaborazione di altre compagnie e di tanta sperimentazione. Si sta pensando anche, dato il successo delle tre date, di riproporre anche il Postino e di istituire un profilo con numero telefonico per gestire al meglio le prenotazioni, anche on line. Teatro E Museo…..un binomio antico che sa di Futuro.

venerdì 26 Maggio 2023

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