“Ho espresso le mie congratulazioni al Comandante Regionale del Nucleo Carabinieri TPC, Ten. Col. Giovanni Di Bella, per l’importante operazione condotta a tutela dell’inestimabile patrimonio archeologico di Canosa. Un’inchiesta che dimostra una volta di più quanto il fenomeno degli scavi clandestini continui a sottrarre alla collettività importantissime testimonianze dell’antica Canusium.”
Così il coordinatore regionale e consigliere nazionale di Archeoclub d’Italia, Sabino Silvestri a margine dell’operazione “Canusium” condotta dal Nucleo TPC di Bari e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani.
“Il sequestro di diverse migliaia di reperti archeologici, tra ceramiche e monete in oro, argento e bronzo, ne ha evitato l’immissione nei mercati illeciti internazionali grazie alla sinergia tra il Nucleo Carabinieri TPC, il Procuratore Capo, Renato Nitti e il magistrato Francesco Tosto che ha guidato le indagini che hanno portato all’emissione di 21 ordinanze cautelari. Auspico – conclude Sabino Silvestri – che terminate le indagini, i reperti sequestrati possano essere consegnati al Museo Archeologico Nazionale di Canosa per l’esposizione al pubblico.”