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Al Museo dell’Emigrazione Marchigiana di Recanati in esposizione le opere del canosino Aldo Pastore

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Sabato 10 dicembre l'inaugurazione della mostra del pittore, dal titolo “…per terra e per mare”
Da sabato, 10 dicembre 2022
a domenica, 05 febbraio 2023
Recanati
Via Gregorio XIImostra mappa

Da sabato, 10 dicembre 2022 a domenica, 05 febbraio 2023

Al Museo dell’Emigrazione Marchigiana di Recanati in esposizione le opere del canosino Aldo Pastore

In occasione della Giornata delle Marche 2022 continuano le iniziative del Museo dell’Emigrazione Marchigiana; è infatti prevista per sabato 10 dicembre, alle ore 16.00, l’inaugurazione della mostra di Aldo Pastore “…per terra e per mare”, dedicata proprio a quell’umanità dolente di cui fanno tristemente parte i migranti di ogni tempo.

L’artista nasce a Canosa di Puglia è nato a Canosa (BT) ma da tempo vive e lavora a Jesi (AN). La sua carriera artistica inizia nel 1984 e prosegue con numerose mostre personali e collettive, oltre alla citazione in diverse pubblicazioni. Molte delle sue opere si trovano presso raccolte pubbliche e private.

L’esposizione, curata da Attilio Coltorti, metterà in evidenza con oltre 20 opere le criticità che tuttora caratterizzano il fenomeno migratorio; pur di veder realizzati i loro sogni (che a volte coincidono con la semplice volontà di sopravvivenza) gli emigrati di ieri e di oggi sono pronti a subire ogni tipo di soprusi. Sballottati, denigrati, derubati, picchiati, stuprati, a volte perfino uccisi, e pur consapevoli che l’agognata meta preserverà loro altre spiacevoli sorprese, tuttavia non desistono dal tentare la rotta verso l’ignoto.

La scelta di Pastore di eleggere questi esseri, con tutto ciò che li caratterizza e li circonda, a soggetti preminenti della sua opera non nasce dall’intento di ripercorrere narrativamente le drammatiche vicissitudini da essi patite. Le loro storie, le vicende che hanno connotato il loro rocambolesco peregrinare, ci vengono raccontate quotidianamente, e con dovizia di particolari a volte raccapriccianti, dalla cronaca. All’artista invece interessa scavare nell’animo di quegli uomini, di quelle donne, di quei vecchi, di quei bambini che pure se hanno raggiunto l’agognata destinazione non possono reprimere quel senso di smarrimento iniziale, di straniamento, che colpisce chiunque sia stato costretto ad abbandonare la propria terra d’origine. Coglierli nella loro lenta e muta quotidianità, assorti in una indolente ritualità, che solo uno sguardo attento e riflessivo è capace di renderla pittoricamente straordinaria. Pur evidenziando nei loro volti inespressivi o inebetiti e nelle movenze ora legnose ora dinoccolate dei loro corpi un intimo e malinconico malessere. Il risultato artistico è il collaudo di un dispositivo di apparente semplicità (o semplificazione), in cui il colore, in una sinfonia di accordi vivi e luminosi, contribuisce a dare particolare intensità espressiva alla messa in scena.

La mostra rimarrà visitabile fino al 5 febbraio 2023.

venerdì 2 Dicembre 2022

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