L’Associazione Via Francigena Canosa raggiunge un altro importante risultato. Nei giorni scorsi, a Trani, presso la sede della Provincia, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra la Provincia di Barletta-Andria-Trani (soggetto per la gestione provvisoria del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto) e la suddetta associazione canosina.
Hanno partecipato all’incontro il Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Bernardo Lodispoto, il Direttore del Parco Regionale del Fiume Ofanto, Mauro Iacoviello, e la stessa Presidente dell’Associazione Via Francigena Canosa, Rosa Anna Asselta, accompagnata da alcuni soci.
Il protocollo d’intesa intende attivare e sviluppare le buone pratiche di collaborazione per implementare un sistema di mobilità lenta, interconnettendo due percorsi come la Via dell’Ofanto e la Via Francigena del Sud in prossimità della “Porta del Parco”, situata nelle vicinanze del Ponte romano sul fiume Ofanto e lungo l’antica Via Traiana.
Questo documento prevede – da parte della Provincia e dell’Associazione – l’assolvimento della promozione della rete di viabilità lenta nel Parco lungo l’itinerario della “Via Francigena” grazie all’organizzazione di eventi e iniziative, coinvolgendo le Collettività locali e costituendo un Comitato Scientifico.
Il Parco Naturale Regionale “Fiume Ofanto” è stato istituito nel 2007 (L.R. n. 37 del 14/12/2007, successivamente modificata con la L.R. n. 7 del 16 marzo 2009) ed ha effetto sui territori comunali di Ascoli Satriano, Barletta, Candela, Canosa di Puglia, Cerignola, Margherita di Savoia, Minervino Murge, Rocchetta Sant’Antonio, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola e Trinitapoli. L’Area Protetta di competenza regionale è stata poi trasferita provvisoriamente per la gestione alla Provincia di Barletta Andria Trani.
La sottoscrizione dei protocolli d’intesa è uno degli obiettivi del Parco, oltre agli accordi per la fruizione del progetto “Le Porte del Parco Fluviale del Fiume Ofanto”, il quale dispone di valore strategico per attivare processi di sensibilizzazione e animazione territoriale verso i temi della fruizione e dell’approccio integrato alla riqualificazione ambientale di aree golenali. Occorre poi considerare la valorizzazione e la promozione di forme di fruizione compatibili con gli ambienti naturali, insieme all’incentivazione di iniziative per la mobilità lenta. Allo stesso modo, è importante sensibilizzare le comunità locali e gli operatori verso azioni di conservazione e gestione del patrimonio naturale e culturale.
“Un altro tassello importante dei Protocolli si aggiunge per l’Associazione Via Francigena Canosa – sottolinea la Presidente dell’associazione Rosa Anna Asselta – la volontà dell’associazione è quella di coinvolgere i cittadini del territorio per affermare e illustrare i valori che sono alla base di un cammino culturale, come quello della Via Francigena, riconosciuto dal Consiglio d’Europa e fare in modo che il percorso sia frequentato da milioni di viandanti, come avviene per il cammino di Santiago Compostela. Pertanto sarà necessario innanzitutto avere la consapevolezza delle potenzialità annesse al cammino stesso e lavorare sulla cultura dell’accoglienza, oltre la realizzazione di un’ottima organizzazione dei servizi connessi. È su questi temi che l’Associazione sta lavorando. Presto inizieranno progetti comuni con la Provincia sulle Porte del Parco Fluviale del Fiume Ofanto ossia per il caso di specie il Ponte Romano dell’Ofanto.”