Politica

Elezioni europee del 26 maggio, Stella Mele candidata per Fratelli d’Italia

La Redazione
Stella Mele candidata FdI alle europee
L'avvocato e consigliere comunale di Barletta è candidata in lista con Giorgia Meloni
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A
correre per le elezioni europee indette il giorno 26 maggio prossimo,
ci sarà anche Stella Mele, avvocato, consigliere comunale e presidente
della Commissione Cultura del Comune di Barletta, tra le poche
candidature espresse nell’intera Provincia Bat nel Collegio Meridionale
(Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria).

Mele è candidata da Fratelli d’Italia, lista capeggiata dalla leader del suo partito, Giorgia Meloni.

“Il vento del sovranismo soffia forte ed i partiti schierano in campo le loro donne e i loro uomini.

Ho
accettato questa sfida intendendola come un atto di amore nei confronti
della mia comunità, in difesa del mio Sud e della nostra splendida
Nazione. Una candidatura impegnativa
, di fronte alla quale non mi sono
sottratta perché altrimenti “che fratelli d’Italia saremmo senza
assumerci sacrifici e responsabilità?”

È con questo spirito
che ringrazio sin d’ora i rappresentanti nazionali di FdI, il
coordinamento provinciale e regionale, l’on. Marcello Gemmato
in corsa
come me e quanti sceglieranno di essere al nostro fianco in questa
impersonale battaglia di idee, che unitamente agli altri candidati del
mio partito, porteremo avanti avendo ben chiare le idee sull’Europa che
vogliamo.

Questa Europa si presenta prepotente, divisa, incapace di cooperare sui grandi temi e soprattutto irrispettosa dell’Italia.

In
questi ultimi anni, due Stati membri dell’Unione Europea hanno più
volte voltato le spalle al Governo italiano ed ai suoi rappresentanti
istituzionali, onde nascondere le loro strategie egemoniche che ben
hanno fatto al loro interesse nazionale a sfavore del nostro.

Siamo
stufi di subire le azioni predatorie dell’asse Franco-Tedesco sulle
nostre imprese, sulle nostre infrastrutture e sulla nostra economia.

Chi
segue Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia sa bene che non è da oggi che
ci battiamo per una Confederazione europea di Stati Nazionali, forti,
liberi, sovrani
e che cooperino sulle grandi questioni come il mercato
unico, la sicurezza, la difesa e l’immigrazione, ma anche liberi di
autodeterminarsi su tutto ció che può essere meglio deciso a livello
nazionale.

Vogliamo ribadire la supremazia della Costituzione
e dell’ordinamento Italiano sulle norme europee.
A cominciare dalle
politiche di austerità imposte dall’UE
in favore, invece, di un piano di
investimenti pubblici per infrastrutture, trasporti ed edilizia
scolastica, per ammodernare la Nazione, ma soprattutto il Sud, passando
per una modifica delle norme europee relative anche al settore
alimentare ed ambientale.

Nel nostro programma contempliamo da
sempre alcuni temi che dovrebbero essere una priorità nazionale ed
europea: dalla casa quale bene inalienabile ed impignorabile, al tema
della crisi demografica
per il quale la soluzione non puó essere
l’immigrazione incontrollata.

Vogliamo anche un diritto di
prelazione riconosciuto agli italiani anche nell’accesso ai servizi
sociali
, perché semplicemente pensiamo che chi ha contribuito a fare
dell’Italia la Nazione che è oggi non debba essere scavalcato da chi è
arrivato da poco in Italia.

La presenza di Fdi in Europa sarà
importante anche per la difesa della nostra identità classica e
cristiana dal processo di islamizzazione
in corso, sollecitando l’Europa
a difendere anche le tante comunità cristiane discriminate e
perseguitate nel mondo.

Ci piace l’Europa che difende le
diversità e le valorizza. Non ci piace l’Europa che mira a renderci più
deboli, più succubi e più schiavi.

Sono fiduciosa che presto o
tardi la cultura millenaria dei popoli europei riuscirà a spazzare via
coloro che amano mostrare il loro servilismo ai mercati e alla dittatura
finanziaria.

Questa Europa, infatti, fa gli interessi del
grande capitale e delle multinazionali che realizzano enormi fatturati e
che quasi mai si traducono in ricchezza o in posti di lavoro per la
comunità nazionale.

Ecco perché per invertire la rotta sarà
dirimente agevolare le nostre imprese con una Flat tax ridotta per
quelle che producono in Italia e con una serie di incentivi in loro
favore.

Anche nel campo agroalimentare abbiamo assistito al
latte rumeno, all’olio tunisino e alle arance marocchine. Ci siamo
sentiti perfino dire da questa Europa quanto deve essere grande una
zucchina. Tutto questo è un preciso disegno per distruggere la nostra
agricoltura e le nostre eccellenze naturali.

No, non è
questo il nostro modello di Europa ed è evidente che la sua
sopravvivenza richiede una svolta capace di far ritrovare le radici
comuni dei padri fondatori.

Il 26 maggio dimostreremo che
c’e un’Italia pronta a credere nella forza delle proprie radici, nella
fierezza delle sue Cattedrali, dei suoi monumenti, della sua storia e
delle sue eccellenze nei vari settori. A chi sarà eletto il compito di
difenderla, promuoverla e rappresentarla.”, conclude la candidata Stelle Mele.

martedì 23 Aprile 2019

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