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Pd, verso una nuova segreteria provinciale: Elia Marro sulla mozione Di Fazio

La Redazione
Congresso Pd Canosa
Pasquale Di Fazio, di Canosa di Puglia, ex presidente del Consiglio comunale, è candidato alla segreteria provinciale Bat del Pd
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In occasione del congresso cittadino del Pd, in corso oggi, 22 ottobre, in via Fabrizio Rossi a Canosa, è intervenuto Elia Marro, ex assessore e iscritto al Pd, per illustrare la mozione a sostegno di Pasquale Di Fazio, candidato alla segreteria provinciale. L’altro candidato, ricordiamo, è l’andriese Lorenzo Marchio Rossi. Ecco le considerazioni di Marro:

“Il Pd è nato come contenitore di idee talvolta differenti, con la più importante caratteristica di essere uno spazio democratico che, tramite il confronto politico costruttivo, permetta a una comunità di riconoscersi – ha esordito -. Il congresso è un momento molto importante a questo fine, perché porterà al riconoscimento dei rappresentanti locali e non solo del partito. Rappresentanti che hanno il dovere di abbandonare la loro voglia di protagonismo e di ascesa politica e di piegarsi alla politica concreta e all’ascolto degli elettori. Oggi sono qui a illustrare la mozione Di Fazio, per il nostro candidato alla segreteria provinciale, perché la ritengo la più affine a un’idea di politica di sinistra rinnovata e con salde basi alla tradizione. Di Fazio inoltre, con il quale ho condiviso l’esperienza amministrativa, ha sempre dimostrato spiccate capacità politiche nel suo ruolo di presidente del consiglio nel corso della scorsa amministrazione a Canosa.

Due le linee di pensiero programmatiche della mozione, sintetiche e concrete: il partito e la società in cui opera il partito – ha spiegato Marro.

Guardiamo prima al partito: Il Pd resta l’unica esperienza nazionale di partito con uno spiccato senso di confronto. Questo degenera in faziosità che ci contrappongono. Di Fazio non ho ricette che risolvano il problema della conflittualità tra parti a livello locale e provinciale, ma l’importanza dell’ascolto continuo dei cittadini, già dimostrata durante la sua decennale esperienza politica, può dare un forte contributo a scardinare questa cattiva abitudine. Il Pd della provincia bat va rivitalizzato in termini di democrazia partecipata reale e non virtuale.

In vista dei prossimi appuntamenti elettorali amministrativi e delle elezioni politiche, le persone da eleggere saranno scelti tramite metodologia concertativa all’interno del partito e dei partiti del centro-sinistra, sia con primarie. In ogni caso senza minare la solidità del centro-sinistra.

Ora analizziamo il secondo punto della mozione, la società in cui opera il partito – ha poi continuato Marro -. I partiti e i movimenti politici soffrono in genere di un distacco rispetto alle problematiche dei cittadini, questa è la visione che la gente ha dei partiti. Questo distacco trova maggiore evidenza nelle difficoltà che esistono nel trovare risposte alle problematiche inerenti la disoccupazione e le politiche del lavoro. Ancor più a causa del populismo che accentua il malcontento cavalcandolo in modo disfattista invece di risolverlo.

Di Fazio, nel proporsi come segretario, intende ristabilire i giusti contatti di comunicazione con i sindacati del nostro ambito territoriale e con i vertici di rappresentanza delle categorie professionali produttive artigianali ed industriali – ha aggiunto Marro -. Intende strutturare tavoli di comunicazione continua negli ambiti di rappresentanza descritti perché, prima ancora di risolverli, i problemi vanno conosciuti. Inoltre il partito nel nostro territorio ha l’obbligo di formulare ipotesi risolutive con strutturazione di tavoli snelli di conoscenza e soluzione possibile dei problemi ambientali e sanitari del nostro territorio a cui far partecipare oltre a donne e uomini interni al nostro partito, anche le associazioni. Infine, e soprattutto, deve essere incentivata la comunicazione diretta con la gente.

Il Pd provinciale che vogliamo è un Pd che esca dalle segreterie e invada le piazze comunicando con semplicità e coerenza chi siamo e cosa vogliamo fare – ha concluso -. Soffriamo ancora molto di ambiti autocelebrativi e invece dobbiamo aprirci al confronto di piazza, valorizzando le eccellenze e le nuove leve. I giovani sono il futuro e il tempo delle poltrone è terminato da un pezzo.”

domenica 22 Ottobre 2017

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