Politica

Risorse agricoltura, olivicoltura esclusa? Sen. Damiani (FI): «Inaccettabile, filiera strategica»

La Redazione
Il Senatore Dario Damiani a Palazzo Madama
"Quantità e qualità eccellenti nel panorama agroalimentare, che le politiche nazionali e regionali non possono e non devono trascurare in termini di premialità e investimenti"
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Soltanto
riso, barbabietola e grano i settori agroalimentari meritevoli
dell’aumento dei cosiddetti premi accoppiati per il 2018. Alcune
associazioni agricole pugliesi avevano chiesto un aumento dei premi
accoppiati per l’olivicoltura: nulla di fatto. “Adesso si aggiungono
indiscrezioni che, se confermate, suonano di autentica beffa. Sarebbe
allo studio un ulteriore stanziamento di risorse da parte del Governo
per finanziare settori ritenuti strategici, ovvero latte, grano ed
agrumi,
quindi ancora ignorato il settore olivicolo”, denuncia il sen.
Dario Damiani (FI).

“Eppure è impossibile non considerare il
settore olivicolo una filiera strategica per il mercato, ovvero un
settore che necessita di specifiche risorse. I dati relativi
all’olivicoltura della nostra regione Puglia parlano da sé
: delle 7mila
aziende in tracciabilità organizzate dal Consorzio olivicolo italiano,
ben 3000 hanno origine pugliese. In Puglia la superficie investita ad
olivo è di circa 375mila ettari e il 15% delle aree coltivate ad olivo
sono condotte con metodi di produzione biologica, che rappresentano il
32% della superficie biologica a livello nazionale. L’olivicoltura
pugliese è caratterizzata poi da un’ampia gamma di varietà, più di 50
tipologie, la principale delle quali è la Coratina che occupa una
superficie di circa 90.000 ettari. I quantitativi medi di produzione
olearia annua nella Regione Puglia sono oli extravergine (40-45%), oli
vergini (30-35%) e oli lampanti (tra il 25% e il 30). In Puglia operano
oltre 650 frantoi che rappresentano uno dei punti di forza per la
migliore produzione regionale di oli extra vergine di alta qualità
tracciata e certificata. Con questi numeri, la Puglia è la regione più
olivicola d’Italia
, immette sul mercato il 20% della produzione
nazionale di olio ma riveste un ruolo importante anche nel comparto
delle olive da mensa, dove domina la varietà Bella di Cerignola,
caratterizzata anche dal riconoscimento della Dop”, evidenzia Damiani.

“Quantità
e qualità eccellenti nel panorama agroalimentare, che le politiche
nazionali e regionali non possono e non devono trascurare in termini di
premialità e investimenti
. Pertanto, se le notizie in merito dovessero
trovare conferma, mi attiverò presso il Governo centrale affinché le
risorse previste per le produzioni 2018 tengano conto anche delle
necessità della nostra olivicoltura. La Regione Puglia non può pensare
di escludere il settore olivicolo dal sostegno economico: sarebbe
controproducente e inspiegabilmente punitivo, soprattutto in un momento
critico per tante aziende
che stanno dando il massimo impegno per far
fronte alle calamità naturali che si sono abbattute nei mesi scorsi sul
territorio”.

domenica 19 Agosto 2018

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