Un vero e proprio dramma, un accaduto che lascia sconvolti e basiti la cittadinanza e l’intero corpo della Polizia di Stato. E’ notizia di lunedì, 13 giugno, infatti come un vice sovrintendente di 50 anni della Polizia di Stato di Canosa di Puglia si sia tolto la vita intorno alle ore 08,30 con la propria pistola d’ordinanza all’interno della stessa caserma. Un gesto inspiegabile, difficile da descrivere ed argomentare, che lascia amici, parenti e colleghi increduli. Intervenuto sul posto il personale del 118, non ha potuto far altro che constatare il decesso.
A oggi non si conoscono le cause di quanto tragicamente accaduto, ma questo è un episodio che sempre più volentieri tende a verificarsi fra le divise in tutta Italia. Sul posto è immediatamente intervenuto anche il Questore della Bat Roberto Pellicone che ha quindi avviato le indagini. Alla luce di quanto successo emerge quindi come sia necessario un sostegno psicologico o uno sportello di ascolto per tutti gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine che sono quotidianamente chiamati a svolgere un compito fondamentale non indifferente.
E’ un atto che sottolinea quanto sia importante prestare attenzione a persone che svolgono un lavoro stressante dando maggiore risalto all’aspetto della prevenzione che spesso e volentieri viene trascurato. A questo proposito, di cruciale importanza risulterebbe essere la figura dello specialista affinchè possano essere riconosciuti segnali di malessere o disagio prevendo episodi di questo genere. Insomma, un intreccio fra fattori individuali e familiari che possono essere appunti notati ed estirpati allo scopo di mettere fine ad episodi tragici.