Amministrative 2022

Rigenerazione, Sostenibilità e Sviluppo, ne parliamo con il candidato sindaco, Vito Malcangio

Maria Rosaria Di Chio
Candidato sindaco
Intenzioni e azioni sui 3 temi piu dibattuti in questa campagna elettorale
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Oggi è la volta del dott. Vito Malcangio, farmacista da generazioni, e con lui siamo giunti alla terza intervista che abbiamo programmato di fare ai 4 candidati sindaco per la città di Canosa di Puglia. Ci siamo proposti di portare avanti una sorta di confronto tra loro su 3 temi che sono spesso ricorrenti nel dibattito politico attuale: “Rigenerazione”, “Sostenibilità” e “Sviluppo”.

Durante la conversazione viene chiesto al candidato di esplicitare le sue intenzioni e possibilmente le azioni, che intende mettere in campo in merito ai 3 argomenti trattati al fine di contribuire a chiarire la propria posizione alle amministrative del 12 giugno 2022 sul ‘progetto di città’, tra gli incarichi più importanti che un Sindaco affronta durante il suo mandato.

Il taglio dato all’intervista è sempre lo stesso. Non è improntato sui sensazionalismi, ma piuttosto sulla precisione e la trasparenza delle idee e dei piani di lavoro. Sugli obiettivi concreti che ogni candidato sindaco della città intende raggiungere durante il proprio mandato. I toni dell’intervista sono distesi, perché vogliamo innanzitutto mettere a proprio agio i nostri interlocutori, e allo stesso tempo ne raccomandiamo la lettura a chiunque, senza pregiudizi e partiti presi a prescindere, voglia realmente conoscere cosa hanno in serbo per Canosa coloro che se ne sono candidati alla guida.

L’ordine della pubblicazione delle interviste è stato dettato dalla disponibilità degli stessi candidati ad incontrarci.   

Cominciamo con la parola "Rigenerazione": come intende rigenerare questa città considerando che per rigenerazione si intende qualcosa di più complesso della sola riqualificazione di spazi ed edifici di una città. Il termine rigenerazione viene introdotto, nel nostro paese, dai bandi di finanziamento europei per i progetti urbanistici, intendendo un insieme di azioni materiali ed immateriali tese a migliorare complessivamente la vita nella città. Quindi in che modo pensa di rigenerare la città o parte di essa, se dovesse vincere le elezioni?

La città di Canosa necessita di una profonda azione di riqualificazione urbanistica che il PUG, di cui è dotata, per la sua natura di pianificazione generale non poteva e non può affrontare in modo sistematico. L’amministrazione comunale avrebbe dovuto cogliere al meglio possibile le opportunità che il PUG prospettava. Invece con il solito ritardo dovuto alle “indecisioni politiche”, ad oggi l’unico provvedimento offerto alla città è il “Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana”, approvato nel 2011, che non si è mai tramutato in azioni concrete.

Necessita quindi predisporre un vero e proprio programma, con l’aiuto dei cittadini e degli operatori economici, traducendo i principi e i valori che si intendono perseguire (“Carta della Rigenerazione Urbana”, L.R. 21/2008, “Programmi integrati di rigenerazione urbana”, ecc….) in obiettivi concreti. Alla cittadinanza vanno offerte proposte altrettanto concrete. Insomma, bisogna far crescere e valorizzare la città di Canosa sulle solide basi di un continuo rapporto tra amministrazione e cittadinanza.  A quanto mi risulta non mi sembra che ci siano stati negli ultimi tempi incontri tesi a vere e proprie consultazioni tra l'amministrazione, gli operatori economici, i professionisti specializzati e i cittadini tutti. Bisognerebbe puntare a degli obbiettivi tendenti alla valorizzazione e protezione della bellezza del territorio canosino integrati alla riduzione del consumo del suolo e alla rigenerazione urbana, così come deve essere fondamentale la rimozione dei detrattori della bellezza del paesaggio.

In pratica, bisognerebbe per prima cosa individuare gli ambiti del degrado del nostro paese muovendosi per ambito di intervento interessati dal degrado: fisico, sociale, culturale, ambientale e paesaggistico. Per esempio, noi abbiamo nel nucleo antico alcune costruzioni di fronte al castello ove vi sono delle baracche fatiscenti che andrebbero espropriate e abbattute, in quanto sono dei veri e propri detrattori della bellezza, che non hanno nulla a che vedere con il conteso storico; lo stesso dicasi della cosiddetta zona Capannoni di via Balilla.

Passiamo al termine "Sostenibilità". Per sostenibilità nel campo dei progetti sulla città si intende sia la sostenibilità ecologica degli interventi che devono essere improntati alla transizione green delle nostre città, che la sostenibilità economica. In particolare, quando si parla di sostenibilità è evidente che dobbiamo pensare a progetti che siano sostenibili economicamente in ogni loro fase, anche quella della loro gestione a breve e lungo termine. Come pensa di impostare la sua azione amministrativa riguardo a questo tema?

L’uso indiscriminato che i cittadini subiscono ogni giorno con la parola “sostenibilità”, diventa sempre più stucchevole. Io ritengo sia compito della pubblica amministrazione ed in primo luogo del Comune, dare un significato concreto al concetto di sostenibilità. L’amministrazione Comunale in tutte le sue componenti deve farsi carico di quanto definiamo con il termine sostenibilità ed essere sempre più “responsabile” nel cercare di concretizzare un modello di riferimento per la cittadinanza. È compito della amministrazione comunale tradurre in azioni concrete i valori e i principi che sono diventati patrimonio culturale di tutti.

Le azioni, senza voli pindarici, devono diventare un vero e proprio programma in materia di qualità della vita dei cittadini e devono interessare la qualità dei servizi (acqua, rifiuti, verde pubblico, ecc…), della fruizione ecologica del territorio, della fruizione della città e del suo centro storico. Abbiamo dei fabbricati fatiscenti di fronte alla chiesa di Santa Lucia che imbruttiscono la città. Quella situazione, per esempio, rappresenta un ambito di intervento interessato da condizioni di degrado, fisico, sociale, culturale, ambientale e paesaggistico, che richiede approfondimento e studio alla ricerca del miglior modo di intervenire. Si potrebbe fare mediante una semplice deliberazione del consiglio comunale, o mediante varianti allo strumento urbanistico, qualora ne venga dettata anche la disciplina e le destinazioni d’uso. 

Fondamentalente ritengo che attraverso gli strumenti urbanistici (aggiornamento del PUG, nuovo piano di recupero) bisogna intervenire recuperando il concetto di luogo della città di Canosa. Canosa deve recuperare il concetto di identità.

Concludiamo con la parola "Sviluppo".  Considerando che Canosa è una città piccola, interna, ma decisamente ben connessa al resto del mondo, non foss’altro per il ricco patrimonio archeologico e monumentale e per una storia che forse può essere ancora approfondita in alcune sue parti, cosa intende proporre per produrre sviluppo nella città se dovesse diventare Sindaco?

Lo sviluppo economico di una città dipende in gran parte dalla comunanza di obiettivi tra l’amministrazione e la cittadinanza. L’amministrazione ha il compito di individuare i fattori “responsabili” che arrecano danno e arretratezza e di rimuoverli con azioni amministrative che possano dare slancio alla comunità.

Il primo impegno sarebbe quello di operare un aggiornamento del PUG, (dopo l’adeguamento al PPTR) sia nella sua componente strutturale che in quella programmatica, con una particolare attenzione alle aree produttive, al centro storico, al paesaggio, ai quartieri della città. Io penso che sia indispensabile cogliere le opportunità di finanziamento che il PNRR ed altre fonti nazionali, regionali e comunitari mettono a disposizione dei comuni. Un’occasione irripetibile. E per questo la mia amministrazione istituirebbe un ufficio che si occupi esclusivamente di progettazione, pianificazione al fine di ottenere finanziamenti e di attrarre investimenti anche privati.

Bisogna immediatamente modificare le NTA della zona industriale D2 onde facilitare gli insediamenti di tutte le attività salubri; attivare la zona artigianale D6 in via della Murgetta e condividere una progettualità che migliori la situazione dell’attuale zona industriale di via Cerignola-via Moscatello onde consentire alle attività esistenti di adeguarsi alle mutate esigenze tecniche, logistiche e di mercato.

Ma mi lasci terminare parlando di quella che per me rappresenta una vera e propria spina nel cuore: il centro storico, la cosiddetta zona Castello. Con la mia amministrazione costituirei subito una Società di Trasformazione Urbana che intervenga per rigenerarlo e riqualificarlo a fini abitativi, ricettivi ed imprenditoriali e lavorativi; unitamente e contestualmente ad un processo di integrazione ed inclusione sociale basato su legalità e sul rispetto delle regole, usi e costumi dei residenti.

Uno dei primi obiettivi del mio programma elettorale è istruire l’ufficio del Piano che si occuperà esclusivamente di adeguare, aggiornare e modificare il PUG in base alle esigenze attuali e soprattutto future della comunità canosina

lunedì 6 Giugno 2022

(modifica il 1 Luglio 2022, 10:33)

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